sâmbătă, 7 mai 2011

Soacra cu trei nurori de Ion Creanga- povestire in limba italiana

LA SUOCERA E LE TRE NUORE

C'era una volta una vecchia che aveva tre figli, questi erano forti fisicamente ma deboli di mente. Tranne alcuni animali e un orto la vecchia aveva anche un po' di monede per i giorni in cui si avesse bisogno.
Per non tenere i figli lontano da lei una volta sposati, aveva fatto costruire due case: una a sinistra e una a destra della sua, perň aveva deciso di tenere i figli e le future nuore nella sua casa cosě avrebbe avuto il loro aiuto e aveva deciso di non dare niente fino all'avvicinamento della sua morte.
Tutti e tre i figli lavoravano e guadagnavano molti soldi.Perň la vecchia sentě che al piů grande era arrivato il tempo di sposarsi. Cosě andň in cinque-sei localitŕ fino a quando trovň una sposa cosě come voleva lei: non troppo giovane,magra o alta.Il figlio non negň la scelta della madre e il matrimonio ci fu.
Dopo il matrimonio, la vecchia, ormai suocera, rimase insime a sua nuora dopo che i figli erano andati al lavoro.La vecchia decise di prendere delle piume, della lana e del mais per essere triturato. Essa disse a sua nuora di lavorare anche la notte, mentre lei dorme, fino a quando si sveglia deve finire di triturare il mais, di pulire delle piume, di lavorare della lana etc. La avvertě di fare tutti i lavori perchč, anche se dormiva, aveva gli occhi dietro la testa in caso che non avrebbe fatto il lavoro detto, l'avrebbe vista.La povera nuora ascoltň attentamente, ma dopo, chiese qualcosa da mangiare e sua suocera le diede solo una cipolla, dell'aglio e della polenta fredda nonostante avesse burro, latte, formaggio e uova, la vecchia non le voleva dare un po' di queste squisitezze. Quando fece sera, la vecchia andň a dormire e la nuora fece tutti i lavori detti senza badare che sua suocera si fosse addormentata subito, non che la stesse osservando.La vecchia si svegliň e controlň i lavori svolti dalla nuora e fu sempre piů felice della sua scelta. Dopo non molti giorni ritornano anche i figli della vecchia e la nuora dimentica tutte le sfortune passate in quei giorni.Non passa molto tempo e la vecchia pensa al matrimonio del secondo figlio. Trovň una sposa uguale all'altra. Dopo il matrimonio i due mariti e il loro fratello andarono al lavoro e le nuore rimangono con la loro suocera e, come l'abitudine, le mette al lavoro, poi arrivata la sera, la vecchia si mette a dormire. La nuora piů grande racconta all'altra dell'occhio della loro suocera e dopo si mettono al lavoro. Non dopo molto tempo arriva la volta del figlio piů piccolo di sposarsi. Cosě la vecchia cerca una sposa dopo le sue preferenze, non trovandone, il figlio le porta una ragazza che non soddisfa molto la vecchia, perň, alla fine il matrimonio si era fatto. Dopo il matrimonio, di nuovo i figli della vecchia vanno al lavoro e le nuore rimangono con lei, dando loro del lavoro su misura e poi a sera, si mette a dormire. Le nuore piů grandi dicono all'altra che anche se la loro suocera dorme, lei le vede. La piccola nuora non le crede, cosě dice loro di fare il lavoro detto mentre lei prepara delle cose buone da mangiare, poi esce cantando. Non passa un'ora e subito dalla cucina viene il profumo di pasticcini, tacchini in burro, formaggio e panna insieme alla polenta, cosě la cuoca chiama le altre due e porta una bottiglia di vino, poi mangiano, bevono e cantano. Quando la vecchia si sveglia, spaventata, chiede l'accaduto, la nuora piů piccola risponde che i suoi genitori erano venuti in visita e che lei aveva preparato tutte queste squisitezze, e poi che l'avevano vista dormire. La vecchia si arrabbiň e chiese perchč non l'avessero svegliata; la nuora piů piccola risponde che le sue cognate le avevano detto che la vecchia aveva gli occhi anche dietro la testa e che non volesse essere disturbata, cosě non l'hanno svegliata. Dopo quel giorno, la vecchia aveva fatto giorni brutti alle tre nuore, cosi trovandosi sole in una vigna, la nuora piů piccola disse alle altre due che devono liberarsi della loro suocera. Pianificň che: la nuora piů grande picchiasse la suocera contro il muro verso l'alba e l'altra contro il muro verso il tramonto e quello che lei avrebbero fatto, l'avrebbero visto, poi quando sarebbero arrivati i mariti avrebbe parlato lei. Una volta che le tre nuore ritornarono a casa, le altre due hanno fatto come ha detto la piů piccola e hanno picchiato la suocera come pianificato, dopo, la piů piccola la picchiata in mezzo alla camera, le ha tirato fuori la lingua, la punta con un ago e ha messo sopra sale e pepe. La povera vecchia si mise a letto, mentre le nuore l 'hanno messa in un letto pulito, hanno preso dei veli e poi hanno incominciato a parlare di cose di morte.
Piů tardi si sente il rumore dei mariti che arrivano, cosě le mogli escono in contro a loro e, quando chiedono novitŕ sulla loro madre, la piů piccola risponde che si sente molto male e che ha intenzione di lasciarli. I mariti si spaventano e entrano in casa, la piů piccola spiega loro che da cinque-sei giorni č cosě. Quando la vecchia vide i suoi figli, punto con il dito la nuora piů grande e il muro verso l'alba, poi l'altra e il muro verso il tramonto e infine la nuora piů piccola e in mezzo alla camera, poi sveně. Tutti piangevano e visto che non capivano niente spiegň che il fratello piů grande deve prendere la casa verso l'alba, l'altro la casa verso il tramonto e il piů piccolo la sua casa. Tutti la ascoltarono, e cosě fecero. La vecchia morě quello stesso giorno e tutti la piangevano. Dopo due giorni ci fu il funerale e tutte le donne della localitŕdicevano:,,Felice lei che č morta, perchč ha chi piangerla!''


ELEVA
STAN AMALIA
CLASA A VII-A B
SCOALA NR. 1 ,1 DECEMBRIE
ILFOV

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